
“E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”
Frase tratta dal quel capolavoro che per me è “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry. Nel libro è pronunciata dalla volpe che spiega al bambino perché la sua rosa è speciale. Anche in mezzo ad un roseto con migliaia di rose pressocché identiche, quella rosa sarà diversa perché il tempo, le attenzioni e l’amore che le ha dedicato l’hanno resa speciale.
Lo stesso avviene con le nostre relazioni, coi nostri rapporti: è il tempo che dedichiamo loro, le attenzioni che vi riserviamo, l’amore che effondiamo che le rende speciali, che le rende uniche. La relazione con un’altra persona, che sia amore o amicizia, o anche con noi stessi, è il risultato di tutto ciò che abbiamo investito affinché questo rapporto diventasse quello che è.
Ma ciò che oggi è, non è definitivo: come la rosa ha continuamente bisogno di essere curata, così qualunque legame, qualunque rapporto, necessita di tempo, cura, attenzioni.
Perché le persone coinvolte crescono, maturano, cambiano. Ed a volte cambiano a velocità differenti, persino in direzioni differenti.
Per cui necessita della costante volontà a far sì che il legame sussista, del costante impegno a far sì che il rapporto cresca, del costante coinvolgimento che faccia da collante tra due persone diverse impegnate a creare un qualcosa di unico.
Ed è quando c’è tutto questo che poi avviene il miracolo. Detto sempre con le parole della volpe:
“Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.”
Buona vita
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